Si è aperto ieri a Maputo “Dockanema”, il Terzo Festival del
Film documentario (12 – 21 settembre), dedicato in questa terza edizione al
significato e al ruolo della memoria.
In un tempo in cui l’effimero è preferito
all’intramontabile, il superficiale al profondo, la memoria costituisce il
punto di riferimento per guardare il futuro, un solido pilastro a cui
aggrapparsi per non lasciarsi trascinare dalla corrente di leggerezza e
frivolezza, veicolate quotidianamente dai media, che influenzano i rapporti
sociali, annichilendo l’uomo. E’ questo in sintesi il messaggio lanciato da Pedro
Pimenta, direttore della rassegna, in cui trovano posto pellicole, che,
scavando nella storia, documentano la memoria della decolonizzazione, dei sogni
di giustizia ed eguaglianza o dei percorsi individuali divenuti in seguito dei
paradigmi. Sempre il tema della memoria è al centro di un convegno sul cinema
in Mozambico dal titolo “quando il cinema crea la sua storia”.
Cinque le
sezioni in programma: “uno sguardo sul mondo”, “storie e memorie dal Brasile”,
“perché democrazia?”, “cineasti contro il razzismo” e “tra partenze e arrivi”.