La guerra nell’Ucraina, i gravi fatti di Bucha, le uccisioni sistematica di civili richiamano la pulizia etnica e il genocidio. Questi gravissimi fatti, che stanno monopolizzando l’opinione pubblica europea, non sono meno gravi di quanto è successo , e succede tutt’ora in Etiopia, nella regione del Tigray. Le poche voci che si sono levate nella denuncia della pulizia etnica, messa in pratica dal governo etiope di Abiy Ahamed , hanno scalfito poco l’opinione pubblica europea e per niente governi e cancellerie europe.L’Africa ancora una volta non interessa e con essa le vite degli africani che sembrano di serie B , se paragonate a quelle della popolazionie ucraina.
La guerra in corso in Etiopia dal mese di novembre del 2020, è stata sottovalutata, minimizzata la violenza contro la popolazione tigrina. A scendere in piazza sono state le diaspore tigrine ed etiopi con il supporto di qualche associazione, come la nostra, e ONG.
Ora con il rapporto pubblicato il 5 aprile da Human Rightes Watch , nessuno potrà più dire non sapevamo, non avevamo notizie certe e verificate. Ora anche Abiy Ahmed potrebbe essere chiamato a rispondere per crimini contro l’umanità .
Il testo dell’analisi introduttiva lo potete leggere cliccando qui sul link del blog di Davide Tommasin