La grave piaga dei bambini soldato non accenna a diminuire nonostante le azioni e le iniziative intraprese a livello globale.  Al contrario con la guerra in Siria e con il califfato dell’Is, i bambini sono utilizzati anche come  kamikaze. Attualmente  l’uso dei bambini soldato coinvolge 23 stati, molti dei quali concentrati nel continente africano (Congo, Ciad, Somalia, Sud Sudan per citarne alcuni); presenti anche  in Sudamerica (Colombia) e in Asia (Filippine, Myanmar).
Tale fenomeno che sembrava in via di esaurimento ha invece conosciuto una recrudescenza anche perché le guerre hanno cambiato volto: non più guerre tra stati ma sempre più spesso conflitti interni legati alle varie fazioni: religiose, tribali, gruppi politici in lotta per il potere. Le conseguenze nell’infanzia di questa situazione, quando sopravvive sono devastanti sia dal punto di vista fisico che psicologico ed ovviamente sociale.
L’attenzione in Italia si è riaccesa con l’avvio della Coalizione Italiana “Stop all’uso dei bambini” soldato di cui Time For Africa ne fa parte.