La Repubblica Democratica del Congo รจ da sempre al centro delle vicende africane. Conflitti, saccheggio delle materie prime, sfruttamento dell’infanzia, terreno di confronto sotterraneo delle grandi potenze mondiali. Un paese ricco, scandalosamente ricco che vanta la popolazione piรน povera. In Congo, come nel resto dell’Africa, รจ di nuovo una corsa per l’accaparramento delle risorse strategiche per le economie 4.0. Una nuova corsa all’eldorado africano che ancora una volta calpesta diritti, sovranitร . Un ritorno, per certi versi al passato oscuro del peggior colonialismo.
Oggi in Congo le materie prime strategiche fanno gola a tutti. Oggi รจ la volta del Cobalto, indispensabile perย per l’industria delle auto elettriche, senza scordare il Coltan presente in modo abbondante nel Kivu, regione mai pacificata, doveย si scontrano gli interessi delle grandi multinazionali e dei produttori di microchip, che sistematicamente adottano lavoro forzato e minorile, e utilizzano, per i loro scopi,ย le oltre 150 milizie presenti sul territorio cheย uccidonoย e violentano la popolazione civile e quanti cercano di riportare la pace . Purtroppo lo scorso anno abbiamo assistito all’uccisione dell’Ambasciatore Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e del congolese Mustapha Milambo.
Anche questo delitto al momento rimane oscuro, troppi gli interessi da coprire, a partire dalle responsabilitร della missione ONU Monusco e del Programma Mondiale Alimentare (PMA) che doveva garantire la protezione alla delegazione italiana.
Di tutto questo parleremo Sabato 11 Dicembre alle ore 18 al Centro Balducci di Zugliano (UD), con Zakia Seddiki, fondatrice e presidente dell’associazione Mama Sofia. MOglie dell’Ambasciatore Luca Attanasio ucciso in Congo. Elena Pasquini, giornalista free lance, da poco rientrata dal Congo, che ci racconterร cosa accade anche nella miniere del prezioso Cobalto.