PARTECIPA DIRETTAMENTE AL PROGRAMMA DI ADOZIONI CULTURALI
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info@timeforafrica.it; adozioniculturali.udine@gmail.com
Riteniamo che il progetto di Adozione Culturale sia uno strumento innovativo per lo sviluppo del welfare di comunità, utile per riconnettere alla società le famiglie fragili, i bambini ed i giovani a rischio marginalità o in stato di povertà. Il progetto si estrinseca nell’aiuto che nuclei familiari o persone singole sapranno dare a famiglie in difficoltà, con l’obiettivo di ricostruire legami di solidarietà e tessere relazioni sane capaci di riportare progressivamente chi è in temporanea difficoltà verso una vita sociale adeguata.
Le famiglie in difficoltà hanno, anzitutto, bisogno di sostegno materiale, per questo sono seguite dai Servizi Sociali del Comune. Ma hanno anche la necessità di interagire socialmente, coltivare rapporti amicali, essere partecipi della vita quotidiana nel luogo di residenza. La povertà educativa, altra piaga correlata a queste delicate situazioni, non può essere un problema la cui risoluzione è delegata unicamente alla Scuola o ai Servizi che ruotano attorno ad essa. Il contrasto alla povertà educativa deve essere una lotta comune di tutti i cittadini.
Le Adozioni Culturali che proponiamo possono diventare un vero strumento di welfare generativo perché i cittadini, partecipando direttamente al programma, si prenderanno cura dell’ Altro carico, si prenderanno cura dell’altro, lo sosterranno e lo accompagneranno – nell’arco di tempo concordato – a vivere una serie di esperienze che spaziano dal teatro al cinema, dagli eventi musicali alla visita di mostre e musei, dalle biblioteche alla ludoteca. Saranno condivisi gli spettacoli, certamente, ma il fine ultimo delle Adozioni Culturali è quello di rafforzare la Coesione Sociale, ridar luce alle relazioni umane.
Abbiamo voluto distinguere Sostegno e Adozioni, perché con il progetto di Sostegno le persone che aderiscono all’iniziativa non avranno rapporti diretti con le persone “aiutate”. Quindi, il rapporto tra sostenitore e sostenuto sarà indiretto, nel senso che le informazioni e feedback derivanti dall’impatto del progetto saranno generici e non collegati a questo o quel caso particolare. Viceversa, abbiamo utilizzato il termine Adozione perché nella gestione delle Adozioni Culturali ci sarà un rapporto tra le due entità coinvolte – le persone da un lato, e le famiglie dall’altro – , tale che possa nascere dal loro incontro una relazione foriera di scambio ed empatia.
Come partecipare attivamente al programma
Per far funzionare l’Adozione Culturale ha bisogno delle reti associative, dei servizio sociali, dei cittadini. Alle prime chiediamo di divulgare l’iniziativa a quanti più cittadini possibili per farli partecipare come adottandi (sostenitori diretti). Ai Servizi Sociali di collaborare assieme con la formazione di una equipe di lavoro in comune, il cui scopo è quello di identificare e coinvolgere le persone che si trovano in una situazione di diasgio economico, sociale, in povertà educativa. Ai cittadini chiediamo di partecipare al programma in qualità di adottandi, di sostenitori, accompagnado le persone a loro abbinate, a partecipare agli spettacoli e attività culturali in genere.
Sul territorio saranno individuate le famiglie/persone che adottano e le famiglie/persone adottate. I dati saranno raccolti in un data base in grado di garantire la privacy di tutti i soggetti coinvolti. Il data base costituirà la base su cui ideare una APP ad hoc per il progetto.L’adesione e la partecipazione della famiglia o della persona adottata sarà mediata dai Servizi Sociali Comunali o di Ambito e tramite le reti di solidarietà territoriali -come i CTA (coordinamento territoriale di ambito che fanno capo si CSV) – , così come l’incontro e l’abbinamento tra adottante e adottando.
Attualmente, è attivo un data base delle persone e delle famiglie disposte a partecipare attivamente al programma di Adozione Culturale, cui dovremo abbinare le persone/famiglie adottande che saranno segnalate a Time for Africa.
La prima fase dell’abbinamento, che durerà per l’intero ciclo di otto attività, sarà gestito da Time for Africa in comune accordo con i servizi sociali e gli educatori delle associazioni coinvolte. Il monitoraggio e le debite verifiche sulle esperienze vissute verranno gestite da un apposito comitato di pilotaggio.