Perchè il 25 novembre è una data speciale
Il 25 novembre è stata proclamata Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne dalle Nazioni Unite. L’origine di questa ricorrenza risale al 1981 , quando le femministe latino‑americane si riunirono a Bogotà proponendo di commemorare le sorelle Patria, Minerva e María Teresa Mirabal , vittime di un brutale omicidio politico sotto il regime del dittatore dominicano Rafael Trujillo.
Le tre sorelle, note come “las Mariposas” (le farfalle), guidavano una jeep quando furono intercettate dalla polizia segreta di Trujillo, subirono percosse, strangolamenti e furono fatte cadere da una scogliera per simulare un incidente. Il loro sacrificio è diventato simbolo della resistenza contro le strutture patriarcali e autoritarie che alimentano la violenza di genere. “Se mi uccidono, tenderò le braccia fuori dalla tomba e sarò ancora più forte” – Minerva Mirabal .
Il 25 novembre, quindi, non è solo una giornata di lutto, ma anche di riflessione su come la violenza contro le donne sia parte di dinamiche più ampie di potere e oppressione.
Cosa significa “violenza contro le donne” oggi?
La violenza di genere non è più percepita solo come un fenomeno “privato” o “isolato”. I dati mostrano che:
- È diffusa nei conflitti armati , dove lo stupro è usato come arma di guerra.
- Colpisce le donne in tutti i contesti socio‑economici , con tassi più alti in ambienti rurali (es. Francia) e in paesi con leggi poco contrastanti (es. Lettonia).
- Le spesso vittime subiscono duplice violenza , sia fisica/psicologica che istituzionale (molte donne denunciano una scarsa risposta delle forze dell’ordine).
Violenza di genere nel conflitti armati : testimonianze dal mondo
Sudan – El Fasher (Darfur): Secondo Amnesty International, le forze “RSF” del Sudan hanno commesso crimini di guerra , tra cui esecuzioni sommarie e stupri sistematici a El Fasher. Il rapporto, basato su 28 testimonianze, è stato pubblicato poche ore dopo l’annuncio di una tregua umanitaria di tre mesi.
Etiopia – Regioni di Mara (conflitto etiopi‑Fano): La BBC ha documentato una crisi di violenza sessuale che colpisce migliaia di donne e ragazze, alcune di soli otto anni. Le testimonianze di vittime come Enat (21 anni) e Tigist (18 anni) rivelano stupri di gruppo, minacce di morte e gravissime conseguenze psicologiche. I dati sanitari indicano 2 697 casi di stupro registrati in 43 strutture tra luglio 2023 e maggio 2025; il 45% delle vittime sono minorenni.
Altri scenari di conflitto: Nel Sudan , Siria , Yemen e Ucraina , le stime dell’ONU indicano che fino al 30% delle donne e ragazze coinvolte in conflitti subiscono violenza sessuale, inclusi stupri di gruppo, rapimenti e schiavitù sessuale.
“È necessario rafforzare gli sforzi per porre fine all’impunità dei crimini sessuali nei conflitti e sostenere le donne costruttrici di pace” – Yvette Cooper, Ministra degli Esteri del Regno Unito
Le vilenze di genere in Europa: dati, politiche e proteste
Germania, Francia, Regno Unito
- Germania : nel 2024 sono state registrate 61 000 chiamate al numero di assistenza alla violenza di genere – una chiamata ogni dieci minuti.
- Francia : tra le 138 omicidi di partner (2004) e il caso emblematico di Giselle Pellicot , le femministe denunciano la difficoltà di far comprendere la natura sistemica della violenza.
- Regno Unito : la polizia ha registrato 205 000 reati sessuali nel 2024, inclusi più di 71 000 stupri ; le donne rappresentano oltre il 70 % delle vittime di violenza domestica.
Spagna – Sospensione della luce per la violenza di genere: RTVE riporta che, nonostante 26 anni di campagne di sensibilizzazione, i dati di Eurostat mostrano un aumento delle denunce di violenza sessuale e domestica. La luce pubblica è stata “sospesa” in molte città per sottolineare il problema.
Italia – Indagine ISTAT 2023-2024
L’ ISTAT ha pubblicato un’indagine che rivela che 6,4 milioni di italiani (31,9 % della popolazione 16‑75 anni) hanno subito almeno una forma di violenza fisica o sessuale nella vita.
- Violenza fisica : 18,8 %
- Violenza sessuale : 23,4 % (di cui quasi 6 % stupri o tentati stupri)
- Donne vittime di violenza da partner o ex‑partner : 1,72 milioni
In Italia non esiste ancora un registro ufficiale dei femminicidi; le ONG stimano circa 100 morti all’anno, prevalentemente per mano di partner o ex‑partner.
- Lettonia : aveva tentato di ritirarsi dalla Convenzione di Istanbul, ma il veto presidenziale ha impedito la decisione, evidenziando una fragilità del consenso sui diritti delle donne.
- Commissione europea per l’uguaglianza (Věra Lhabová) : “Il femminicidio è il crimine più grave, ma nasce da stereotipi patriarcali e da una visione delle donne come persone di seconda categoria”.
Il 25 novembre 2025 ci ricorda che la lotta contro la violenza di genere è un impegno globale che va dalla memoria delle sorelle Mirabal alle battaglie quotidiane di milioni di donne colpite da guerre, crimini sessuali, violenza domestica e discriminazione. Affrontare questa crisi richiede: Riconoscere i collegamenti tra violenza di genere e dinamiche di potere (politiche, militari, culturali). Rafforzare i meccanismi di risposta a livello legale, sanitario e sociale. Promuovere una cultura di rispetto in tutti gli ambiti della vita pubblica e privata.
Solo così potremo trasformare una “giornata” in un cambiamento permanente .
