Il 25 marzo, dal 2007, si celebra la Giornata Internzionale in ricordo delle vittime della schiavitù e del commercio degli schiavi lungo la rotta transatlantica.
Obiettivo della Giornata Internazionale è quella di imprimere nella memoria il ricordo della tragedia del commercio degli schiavi e, in particolare, promuovere l’educazione e la sensibilizzazione sul tema della schiavitù in tutte le sue forme
La tratta degli schiavi transtlantica durò per più di quattro secoli, dal 1501 al 1830, in cui quindici milioni di persone furono sradicate dalla loro case in tutta l’Africa, mandate con forza nelle Americhe per dar vita e sostegno alle conquiste dei coloni portoghesi e spagnoli prima, e alla edificazione degli Stati Uniti poi. In America la proprietà privata di esseri umani nasce nel 1619, con 20 “negros” portati dall’Africa come servitù da debito. Inizialmente , ripagato il debito, le persone, di origine africana, tornavano libere. Situazione questa poco conveniente per i proprietari delle grandi coltivazioni della Virginia. Così a partire dalla metà del seicento i servi si trovarono schiavi. Erano di possesso del proprietario. Da allora e per altri due secoli gli schiavi neri hanno costituito l’elemento propulsore dell’economia sudista del XIX secolo.
Possiamo sostenere che la schivitù è nata insieme agli Stati Uniti d’America, ne costituisce il peccato originale insieme allo sterminio delle tribù indigene inoculando nella vita americana i germi della violenza e della discriminazione.
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