Italia 25 aprile 1945
Portogallo 25 aprile 1974
Due lotte diverse, due lotte di Liberazione simili: la libertà dagli oppressori, la libertà per gli africani delle colonie portoghesi.
Il 25 aprile 1974, la Rivoluzione dei Garofani segnò una svolta per il Portogallo e le sue colonie in Africa. Guidata dal Movimento delle Forze Armate di sinistra e sostenuta dalla stragrande maggioranza della popolazione, la Rivoluzione dei garofani non solo rovesciò la dittatura quasi cinquantennale di António de Oliveira Salazar e Marcelo Caetano, ma aprì anche la strada alla fine del guerre coloniali in Africa.
Nel giro di pochi anni, Angola, Mozambico, Guinea-Bissau, Capo Verde e São Tomé e Príncipe avrebbero celebrato la loro indipendenza .
Angola : La rivoluzione portoghese ha influenzato in modo significativo il processo di indipendenza del Paese.. Grazie alla Rivoluzione dei Garofani, l’indipendenza del Paese poté essere proclamata un anno e mezzo dopo, l’ 11 novembre 1975. Con il cambio di regime iniziarono seriamente i negoziati diretti tra il governo portoghese e i movimenti indipendentisti in Angola e, nel gennaio 1975, il Portogallo firmò accordi di indipendenza con le tre organizzazioni di liberazione angolane – MPLA, UNITA e FNLA – nella città di Alvor , nell’Algarve, nel sud del Portogallo.
Mozambico: Il 25 aprile è stata una pietra miliare importante per questo paese dell’Africa Australe. È indiscutibile che la Rivoluzione dei garofani è stata decisiva tanto che, pochi mesi dopo, nel settembre 1974, è stato firmato l’ accordo di indipendenza con il Portogallo in cui si dichiarava l’indipendenza per l’anno successivo. L’indipendenza delle colonie portoghesi sarebbe avvenuta prima o poi, anche senza la Rivoluzione dei garofani in Portogallo. Infatti ci fu anche un aumento della pressione militare sul Portogallo affinché concedesse l’indipendenza al Mozambico: MPLA, UNITA e FNLA dell’Angola ricevevano sempre più armi e addestramento militare dall’Unione Sovietica e da altri paesi del blocco orientale, nonché dalla Cina. Ciò ha aiutato i combattenti del movimento di liberazione mozambicano FRELIMO ad avanzare dal nord al centro del paese.
Capo Verde e São Tomé e Príncipe: Se la Rivoluzione dei garofani non fosse avvenuta in Portogallo, São Tomé e Príncipe, così come le isole di Capo Verde, sarebbero potute rimanere più a lungo nelle mani dei colonizzatori europei. Ancora oggi gruppi di isole come le Azzorre rimangono nelle mani del Portogallo, nonostante i movimenti di liberazione che vi si stabilirono negli anni ’70.
Lo stesso non accade a Capo Verde e São Tomé e Príncipe. Tuttavia ci sono state voci forti che chiedevano un’autonomia completa o addirittura l’indipendenza totale per le isole in entrambi gli arcipelaghi. A Capo Verde, in particolare, la lotta per la libertà era vista come un’estensione del movimento indipendentista della Guinea-Bissau.
Guinea-Bissau: al tempo della Rivoluzione dei garofani, il processo di indipendenza era più avanzato in Guinea-Bissau. Militarmente, l’esercito portoghese aveva perso da tempo il controllo di gran parte della colonia dell’Africa occidentale. Il Partito Africano per l’Indipendenza della Guinea e di Capo Verde (PAIGC), sotto la guida di Amílcar Cabral, aveva dichiarato unilateralmente l’indipendenza dal Portogallo il 25 settembre 1973, esattamente sette mesi prima della Rivoluzione dei garofani. Dando così un contributo non trascurabile al successo della Rivoluzione dei garofani.
Quando la dittatura portoghese – e di conseguenza il regime coloniale – cadde, 34 Stati membri delle Nazioni Unite avevano già riconosciuto la Guinea-Bissau come Stato indipendente.