l’aumento dei gas serra responsabili dell’innalzamento delle temperature che possono provocare danni climatici impensabili.
Dal 7 al 18 dicembre Copenhagen sarà la capitale mondiale per discutere sui destini di questo Pianeta in relazione ai preoccupanti dati sui cambiamenti climatici. Certo è che nessuno dei grandi leader vuole veramente assumersi la responsabilità di dare una sterzata determinante al modello di sviluppo che nel corso di questi ultimi cento anni si è imposto a livello planetario provocando benessere diffuso nel nord del pianeta e ingiustizie e povertà in aumento nei Sud del Mondo.
Un modello di sviluppo in crisi evidente, incapace di riformarsi, che tratta l’ambiente, l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo al pari di commoditys, di beni come gli altri da immettere nel mercato come un prodotto qualsiasi. Il capitalismo delle “bolle”, fatto da capitalisti senza scrupoli e responsabilità continua imperterrito.
Sarebbe necessaria un’assunzione di responsabilità globale da parte dei governi, della politica che avrebbe il compito di informare correttamente sui destini di questo pianeta.
Ieri 6 dicembre la Rai, il servizio pubblico, nei suoi telegiornali, non dava nessuna notizia di questo vertice, tranne il tg3 ma per parlare delle posizioni del Papa. Conoscere la posizione dell’Italia attraverso l’informazione del servizio pubblico è praticamente impossibile.
Certo è che l‘Italia anzichè andare nella direzione della riduzione delle emissioni di CO2, toglie gli incentivi per lo sviluppo e l’utilizzo delle fonti rinnovabili e apre al nucleare senza un’adeguata discussione in Parlamento e nel Paese.