Per chi ha la fortuna o l’occasione di passare per Parigi, deve andare a visitare la mostra d’arte contemporanea dedicata al Congo.
BEAUTÉ CONGO 1926-2015 CONGO KITOKO
Parigi: luglio 11 – 15 NOVEMBRE 2015 Curatore André Magnin
La repubblica Democratica del Congo, nonostante tutto, è sempre stata un luogo di straordinaria vitalità culturale e di spirito creativo che la Fondazione Cartier di Parigi, tra luglio e novembre, premia con l’organizzazione della mostra Beauté Congo – 1926-2015 – Congo Kitoko , curata da André Magnin.
La mostra presenta l’arte moderna congolese a partire dal 1920, ripercorrendo quasi un secolo di produzione artistica del paese. Particolare attenzione è rivolta alla pittura , ma ci sarà anche la musica, la scultura , fotografia e fumetti. Una opportunità unica per scoprire la variegata e vibrante scena artistica del Congo.
Già dalla metà degli anni 1920, quando il Congo era ancora una colonia belga, i precursori come Albert e Antoinette Lubaki e Djilatendo dipingevano le prime note opere congolesi su carta, anticipando lo sviluppo dell’arte moderna e contemporanea. Lo stile figurativo o geometrico delle loro opere, rappresentavano la vita del villaggio, il mondo naturale, i sogni e leggende con grande poesia e fantasia. Dopo la seconda guerra mondiale, il pittore francese Pierre Romain-Desfosses spostatosi in Congo, fondava il laboratorio d’arte chiamato Atelier du Hangar dove, nel corso degli anni e fino alla morte del pittore, avvenuta nel 1954, hanno potuto esprimersi e crescere pittori come Bela Sara, Mwenze Kibwanga e Pili Pili Mulongoy esercitando liberamente la loro immaginazione, creando opere colorate e incantevoli con propri stili altamente inventivi e distintivi.
Vent’anni dopo, la mostra d’arte Partout, presentato a Kinshasa nel 1978, ha rivelato al pubblico i pittori Chéri Samba, Chéri Cherin, e Moke e altri artisti, molti dei quali sono ancora attivi oggi, hanno sviluppato un nuovo approccio alla pittura figurativa, ispirato da tutti dalla vita urbana di tutti i giorni, dagli eventi politici o sociali che erano facilmente riconoscibili dai loro concittadini. Papa Mfumu’eto, noto per la sua prolifica produzione indipendente di fumetti e la distribuzione in tutta Kinshasa nel 1990, ha anche esplorato la vita quotidiana e le lotte comuni in tutta la sua opera.Oggi gli artisti più giovani come Mika e Monsengo Shula, sintonizzati per attualità su scala globale, portano avanti l’approccio dei loro anziani.